Ingegneria e Costruzioni

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Ingegneria: in equilibrio tra tecnica e fattore umano

Uno dei migliori strumenti per imporsi sul mercato nel medio e lungo periodo è la collaborazione tra impresa e il mondo della ricerca. Su questo approccio si basa l’attività di Ingegneria & Costruzioni, società operante dal 2004 nel campo della progettazione e realizzazione nel settore civile, industriale e infrastrutturale. «Per essere competitivi le conoscenze scientifiche, la continua formazione e l’innovazione tecnica sono fondamentali», sottolinea l’ingegner Giovanni Vilardi, fondatore della società con sede a Roma. «La sola tecnologia, però, non è sufficiente: nonostante il processo tecnologico le risorse umane continuano a rappresentare un elemento indispensabile per l’attività di ogni impresa, che deve valorizzare e riconoscere il proprio capitale umano. Ad una visione allargata del mercato corrisponde anche un ruolo nuovo del manager, in sintonia con i bisogni attuali e lo sviluppo tecnologico. Da una parte egli deve essere in grado di coordinare un team di professionisti, pianificando e programmando il loro lavoro in modo tale da garantire la totale soddisfazione della clientela. Dall’altra la sua professionalità gli permette di orientare le scelte del cliente nell’utilizzo di materiali innovativi volti al risparmio energetico e di tecnologie specifiche per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Questo vale sia per le costruzioni ex novo che per i vecchi edifici che, grazie a nuove tecniche di recupero strutturale, possono essere valorizzati e riqualificati». Così il commento  finale sul rapporto tra innovazione e valore umano dell’ingegnere Giovanni Vilardi, in un articolo pubblicato sul settimanale di Panorama dedicato all’Economia.

Fonte: PANORAMA inserto E=ECONOMIA 2 ALLEGATO AL N.42 DEL 03/10/2013.

 


edilizia

Antisismica, il Made Expo 2013.

MADE Expo 2013 scalda i motori e si prepara alla prossima edizione ponendo in primo piano l’impegno per la prevenzione antisismica: è infatti proprio Milano Architettura Design Edilizia lo sponsor del XV Convegno ANIDIS – Associazione Nazionale Italiana di Ingegneria Sismica 2013 – L’Ingegneria Sismica in Italia, che si sta tenendo (fino al 4 luglio 2013) a Padova presso il Centro Culturale Altinate/San Gaetano. Un rafforzamento della propria presenza attiva su una tematica di evidente attualità (posta anche al centro dei recenti incentivi fiscali lanciati dal Governo): è quello che si propone di fare MADE Expo attraverso la partecipazione al convegno di ANIDIS – un evento che rappresenta a livello nazionale il principale momento di dibattito e incontro sui temi dell’antisismica e riunisce i più importanti esperti internazionali del comparto. Il Convegno in corso si pone come un’occasione per far affiorare con maggior energia le ultime frontiere scientifiche e tecnologiche a servizio della protezione del territorio e della sicurezza strutturale degli edifici sottoposti all’azione sismica al fine di informare imprese e professionisti, e sensibilizzare le istituzioni sul fondamentale tema della prevenzione sismica e dell’adeguamento antisismico sull’enorme patrimonio edilizio ed infrastrutturale esistente. Il tutto attraverso nuovi criteri di intervento e rinnovate norme tecniche nel campo delle costruzioni. Proprio al tema dell’antisismica verrà dedicato grande spazio durante la Fiera di Made Expo (che si terrà a Milano dal 2 al 5 ottobre 2013): dibattiti, incontri e approfondimenti che si inseriranno all’interno dell’iniziativa FTC- Forum Tecnologie Costruzioni, patrocinato dal Ministero dell’ambiente, della tutela del territorio e del mare ed al quale parteciperanno importanti esperti di settore. Il FTC (Forum Tecnologie Costruzioni) si presenta come uno degli eventi del Salone Costruzioni e Cantiere di MADE Expo 2013: l’area sarà interamente dedicata all’approfondimento delle più innovative tematiche progettuali, tecnologiche e costruttive dell’ingegneria civile in campo strutturale, sia per quanto riguarda i nuovi materiali da utilizzare nell’ambito della costruzione di edifici sicuri ed antisismici, sia per adeguamento del patrimonio edilizio esistente. Il tutto sarà ovviamente improntato all’insegna del dialogo tra il mondo dell’università e ricerca con le istituzioni, i progettisti, i produttori e le imprese, al fine di mettere a confronto esperienze mature con idee che guardano al futuro e con l’importante obiettivo di far emergere opportunità e risorse attraenti per il mercato.

Fonte: www.ingegneri.cc


ace

Attestato di prestazione energetica. I chiarimenti del Mise

Chiarimenti sull’attestato di prestazione energetica, che ha sostituito il tradizionale attestato di certificazione energetica (ACE). Il ministero dello Sviluppo economico ha diramato una circolare sul periodo di transizione e sull’entrata in vigore della nuova metodologia di calcolo delle prestazione energetiche degli edifici, così come previsto dal decreto 4 giugno 2013 n.63, recante il recepimento della direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell’edilizia. Con tale provvedimento viene soppresso l’attestato di certificazione energetica (di seguito ACE) e introdotto, in suo luogo, l’attestato di prestazione energetica (di seguito APE), rispondente ai criteri indicati dalla direttiva 2010/31/UE. Ora, “poiché sono stati sollevati, anche da parte di organi di stampa, dubbi sulla normativa tecnica da applicare per la redazione dell’attestato”, spiega il Mise, si ritiene opportuno chiarire che la metodologia di calcolo della prestazione energeticasarà definita con uno o più decreti del Ministro dello sviluppo economico. Lo prevede l’articolo 4, comma 1, del decreto legge 4 giugno 2013, n.63 e si tratta in realtà “di un’attività di aggiornamento della disciplina tecnica oggi in vigore, dal momento che l’istituto della certificazione delle prestazioni energetiche, anche se con nomi diversi, è presente nel nostro ordinamento già da alcuni anni ed è contenuta nei DPR emanati in attuazione del decreto legislativo 192/2005, in particolare nel decreto del Presidente della Repubblica 2 aprile 2009, n.59 contenente le modalità di calcolo della prestazione energetica riconducibili alla direttiva 2002/91/CE“. Nelle more dell’aggiornamento tecnico, le norme transitorie contenute all’articolo 9 del decreto legge 63/2003 per ilcalcolo delle prestazioni energetiche degli edifici fanno riferimento al DPR 59/2009 e a specifiche norme tecniche (UNI e CTI) già note. Conseguentemente, l’articolo 13 dello stesso decreto legge 63/2013 prevede che, solo dall’entrata in vigore dei decreti di aggiornamento della metodologia di cui all’articolo 4, sia abrogato il DPR 59/2009; ciò, con l’evidente finalità di non creare vuoti normativi e di consentire una applicazione agevole della norma, basandosi su una metodologia che dovrebbe essere già sufficientemente conosciuta, in quanto in vigore da alcuni anni. Pertanto, fino all’emanazione dei decreti previsti dall’articolo 4, si adempie alle prescrizioni di cui al decreto legge stessoredigendo l’Attestato di Prestazione Energetica, secondo le modalità di calcolo di cui al decreto del Presidente della Repubblica 2 aprile 2009, n.59, fatto salvo nelle Regioni che hanno provveduto ad emanare proprie disposizioni normative in attuazione della direttiva 2002/91/CE in cui, in forza dell’articolo 17 del decreto legislativo 19 agosto 2005, n.192, si seguirà ad applicare la normativa regionale in materia.

Fonte: www.greenbiz.it


BonusEnergia65

Risparmiare energia e proteggere l’ambiente oggi conviene.

Nuovi sconti in arrivo per ristrutturare casa, arredare cucina e bagni, rifare finestre e infissi o cambiare la caldaia. Il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato la proroga del bonus fiscale per le ristrutturazioni e il risparmio energetico che e’ salito dal 55 al 65% (d.l. 4 giugno 2013 n. 63 pubblicato in G.U. 130 del 5/06/2013). Le detrazioni fiscali per interventi finalizzati a migliorare l’efficienza energetica degli edifici costituiscono il più generoso sistema di incentivi messo a punto per promuovere l’efficienza energetica e lo sviluppo economico sostenibile nel sistema immobiliare italiano.  L’ecobonus varrà dal prossimo primo luglio (data di scadenza delle precedenti detrazioni) al 31 dicembre ma, se i lavori di ristrutturazione saranno “importanti” e riguarderanno l’intero edificio, sarà prorogato fino al 31 dicembre 2014. Per le spese documentate sostenute a partire dal 1 luglio 2013 fino al 31 dicembre 2013 o fino al 31 dicembre 2014 (per le ristrutturazioni importanti dell’intero edificio), spetterà la detrazione dell’imposta lorda per una quota pari al 65% degli importi rimasti a carico del contribuente, ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
Gli sconti del 50% per le ristrutturazioni valgono sino al 31 dicembre 2013 fino ad un ammontare complessivo di 96.000 euro. L’importo sale di ulteriori 10.000 euro (con un bonus quindi di 5.000) “per l’acquisto di mobili finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione”, ovvero per cucine e bagni. In più, ha spiegato il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, “le detrazioni riguarderanno anche gli interventi di ristrutturazione relativi all’adozione di misure antisismiche”.
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n° 130 il decreto “Disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell’edilizia….”. Agli artt. 14 – 15 – 16 proroghe e aumenti delle detrazioni fiscali:
65% fino al 31/12/2013 per gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica;
65% fino al 30/06/2014 per interventi di efficienza energetica su parti comuni dei condomini o che interessino tutte le unità immobiliari;
50% fino al 31/12/2013 per le ristrutturazioni e il contemporaneo acquisto di arredi.
“Ingegneria & Costruzioni già da 2 anni, con la costruzione della palazzina in località Pavona, ha realizzato un progetto all’avanguardia dal punto di vista energetico, precorrendo i tempi e iniziando un percorso di adeguamento delle costruzioni agli standard europei di efficienza energetica, divenuti oramai fondamentali, come dimostra il recepimento della direttiva Ue descritta in precedenza. Il nostro modus operandi prevede da tempo, come è avvenuto nella ristrutturazione di appartamenti privati, l’inserimento di infissi a parete con applicazioni di lastre in polistirene estruso espanso, applicato con cartongesso. I vantaggi che si possono ottenere attraverso questa realizzazione sono: il risparmio energetico e il miglioramento delle condizioni igrometriche dell’ambiente”, spiega il presidente di Ingegneria & Costruzioni, Giovanni Vilardi.
Un duplice vantaggio quindi, sia in estate che in inverno, perché si mantiene l’ambiente fresco o riscaldato, in base alle proprie esigenze, senza veder però lievitare il prezzo della bolletta. Un esempio: se si spende per adeguare il proprio appartamento applicando dei materiali innovativi per adeguare la propria casa alle normative energetiche, spendendo 5.000 euro si potrà avere un recupero ai fini IRPEF del 55%, oltre ad un risparmio netto sul consumo energetico e sull’efficienza.
“Non solo efficienza energetica ma anche adeguamento degli edifici agli standard antisismici post terremoto de L’Aquila del 2009. La nostra società si avvale infatti di materiali altamente tecnologici  per l’adeguamento sismico degli edifici, come le fibre PBO (Ruredil) per rinforzare le strutture in cemento armato e muratura. C’è bisogno in Italia di un salto di qualità e di una evoluzione culturale nel settore edile. Sarebbe un enorme passo avanti quello di importare il sistema di costruzione utilizzato nei paesi anglosassoni a negli Usa, dove qualsiasi tipologia di intervento si basa su di un criterio ben preciso che è quello delle ‘manutenzioni programmatiche’. Questo significa che dopo un numero programmato di anni si decide di intervenire con il rifacimento di interi quartieri o edifici. I vantaggi sono prevalentemente sui costi, infatti una spesa di manutenzione straordinaria, come avviene in Italia, rispetto ad una ristrutturazione completata, è sicuramente superiore. Inoltre dobbiamo poi tenere in considerazione che costruendo con materiali altamente innovativi, come strutture in acciaio, usate appunto nei paesi anglosassoni, dalle demolizioni degli stessi edifici è possibile trarre un guadagno, è possibile recuperare infatti i materiali di costruzione e diminuire l’impatto ambientale nello smaltimento dei suddetti”. E’ il commento del presidente Vilardi.


Condominio: da giugno le nuove regole

Condomini: da giugno nuove regole

Il prossimo 18 giugno entrerà in vigore quella che è la nuova riforma del condominio, la legge 220/2012.
Ecco le novità più importanti:

- Manutenzione straordinaria e innovazioni: saranno compito dell’assemblea, che dovrà istituire obbligatoriamente un fondo pari all’importo del valore necessario 8punto, questo, molto criticato dall’Ance, che teme l’accettazione di soldi prima ancora dell’inizio di un qualsiasi lavoro).

- Fonti rinnovabili: per installarle su tutto l’edificio sarà necessario il consenso della maggioranza dell’assemblea, con un punteggio pari ad almeno 500 millesimi.

- Impianti individuali: sono permessi, ma hanno il vincolo del decoro architettonico.

- Distacco del riscaldamento centralizzato: il diritto al distacco del riscaldamento centralizzato è diventato legge ma è permesso nei casi in cui si debbano evitare squilibri di funzionamento o spese maggiorate per gli altri condomini.

- Destinazione d’uso delle parti comuni: possono essere modificate e vi si potranno installare impianti di cogenerazione, con il consenso di almeno l’80% dei condomini.

- Spese per scale e ascensori: è stata fissata una suddivisione, il cui calcolo si baserà sul valore millesimale e sul piano in cui si abita.

Con queste nuove disposizioni viene in parte modificato l’articolo 117 del codice civile, che tratta delle parti comuni e delle loro destinazioni d’uso.

La nuova legge, entrerà in vigore a partire dal 18 giugno 2013.


isolamento

Il cappotto termico

cappottotermico1Una delle voci di spesa che gravano maggiormente sui bilanci familiari è quella relativa al consumo di gas per il riscaldamento e, in estate di elettricità per i condizionatori d’aria. Spese che nel complesso generale aumento in maniera esponenziale tenendo conto delle condizioni in cui versa la maggior parte del patrimonio edilizio esistente, che determina notevoli dispersioni termiche.

La legislazione ha valutato l’importanza di questi aspetti, tanto che la normativa vigente detta particolari obblighi da rispettare per favorire il contenimento energetico, ridurre le emissioni di sostanze nocive in atmosfera (come la CO2) e limitare lo sfruttamento delle risorse naturali.
E’ pertanto indispensabile che sia in fase di costruzione dei nuovi edifici che di ristrutturazione di quelli esistenti, isolare adeguatamente l’immobile e magari unire alle prestazioni termiche anche quelle acustiche, che sono altrettanto importanti e che spesso si possono ottenere con le stesse soluzioni tecniche.

Una delle soluzioni più utilizzate è l’isolamento a cappotto, in rapida diffusione da una decina di anni.
Il cappotto termico è un sistema di isolamento che riguarda la parte dell’involucro costituita dalle pareti e può essere interno o esterno a seconda delle esigenze e delle specifiche caratteristiche dell’edificio.

Il cappotto esterno, ricoprendo interamente le pareti dell’edificio, permette di correggere il fenomeno dei ponti termici e ridurre gli effetti indotti dai cambiamenti repentini di temperatura esterna. Esso riduce gli sbalzi termici ed evita la formazione di muffa e condensa, migliorando il comfort della casa e contribuendo notevolmente al risparmio energetico.
Questo tipo di intervento non è invasivo, in quanto durante la posa in opera, non comporta disagi agli utenti e ha lo stesso tempo d’intervento della tinteggiatura di una facciata.
Si realizza utilizzando una serie di pannelli, prevalentemente in polistirene espanso e la lana minerale.

cappotto

La prima fase della posa in opera consiste nell’applicazione con malte, colle o tasselli. Successivamente i pannelli vengono ricoperti da una rete in fibra di vetro che facilita l’aggrappaggio dell’intonaco di finitura, che deve essere applicato in due strati di rasatura bagnato su bagnato o in tempi successivi l’uno all’altro.

Infine si procede al trattamento superficiale di finitura, con la posa di materiali di rivestimento o anche della semplice tinteggiatura.
Il risultato finale è simile ad una normale parete intonacata e tinteggiata e solo tambureggiando con le dita si può udire un leggero rimbombo che evidenzia la presenza di un materiale leggero ed isolante.
Il sistema è resistente agli urti permettendo in ogni caso di effettuare facilmente interventi di ripristino.

Quando non si ha possibilità d’intervenire esternamente, si ricorre all’applicazione di un cappotto interno, che prevede di pannelli isolanti a formare una controparete che, oltre a portare una diminuzione di qualche centimetro della superficie calpestabile, ha l’inconveniente di determinare la risistemazione di radiatori, prese e interruttori.

L’adozione di un sistema a cappotto non è di difficile posa in opera (anche richiede l’intervento di ditta specializzata), ed il costo è facilmente sostenibile, soprattutto considerando i benefici in termini di risparmio per la spesa energetica.

 
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